C/c, Artigiani in salvo dal fisco

iva-per-cassa-liquidazioneNegli accertamenti fondati sulle indagini bancarie, non possono considerarsi quali ricavi imponibili i prelevamenti e gli addebiti sul conto corrente non giustificati, se il contribuente accertato esercita un’attività artigiana. Il principio stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 228/2014 nei confronti dei professionisti, secondo cui i prelevamenti bancari non possono essere considerati come componenti positivi di reddito da recuperare a tassazione, si estende anche agli artigiani, pur se titolari di reddito d’impresa. Per talune categorie di artigiani, infatti, la produzione di ricavi non è direttamente legata al sostenimento di costi, per cui deve escludersi la correlazione “prelievo = costo = ricavo”, esattamente come avviene nel caso di lavoratori autonomi e professionisti.
Sono le innovative motivazioni che si leggono nella sentenza n. 18/13/2016 della Ctp di Venezia, depositata in segreteria lo scorso 22 gennaio. Il giudice tributario ha così annullato parzialmente degli avvisi di accertamento rivolti nei confronti di un carrozziere, escludendo dalla materia imponibile la parte relativa ai prelievi e agli addebiti sul conto corrente, che l’Ufficio finanziario aveva ritenuto non adeguatamente giustificati.